Sei diverse idee per il futuro di Stargate Universe

Stargate Universe (per i fan, SGU) ha debuttato il 2 ottobre 2009 su Syfy e ha rappresentato un cambio di stile rispetto alle precedenti serie del franchise, Stargate SG-1 e Stargate Atlantis. Dopo quindici stagioni di avventure leggere e divertenti, SGU ha sperimentato una narrazione più cupa e serializzata, con personaggi complessi e conflitti interni. La trama seguiva un gruppo di umani che, per errore, si ritrova a bordo della Destiny, una nave costruita dagli Antichi per esplorare le profondità dell’universo e risolvere un antico mistero cosmico. Tuttavia, la serie è stata cancellata dopo solo due stagioni, lasciando la storia incompiuta e i fan con un finale aperto.

ATTENZIONE: SEGUONO SPOILER SUL FINALE DELLA SERIE!

Nell’ultimo episodio della seconda stagione, Gauntlet, l’equipaggio tenta di sfuggire a delle micidiali sonde automatiche nemiche, resti di una guerra tra specie estinte. La loro unica possibilità è saltare nel vuoto tra le galassie, ma il viaggio richiede tre anni e la nave non ha abbastanza energia per mantenere in funzione i sistemi di supporto vitale. Per questo motivo, tutti i membri dell’equipaggio entrano in capsule di stasi, tutti tranne Eli Wallace (David Blue) che resta sveglio per cercare di riparare un’ultima capsula difettosa. Se riuscirà, entrerà anche lui in stasi; in caso contrario, dovrà spegnere i sistemi di supporto vitale per permettere agli altri di sopravvivere. La serie si conclude con Eli che osserva lo spazio dal ponte panoramico della nave, lasciando in sospeso il suo destino e quello della Destiny.

Dopo la cancellazione della serie, lo sceneggiatore e produttore Joseph Mallozzi ha rivelato sei diverse idee su come la storia sarebbe potuta proseguire nella terza stagione. Questi piani includevano varie possibilità per salvare l’equipaggio o trasformare radicalmente la trama.

1. Profondo sonno

In questo scenario, Eli riesce a riparare la capsula di stasi e si unisce all’equipaggio nel sonno. Tuttavia, il salto temporale al loro risveglio è molto più lungo dei tre anni previsti, con la possibilità di immaginare un viaggio di anche 1.000 anni. Questa scelta avrebbe permesso alla serie di esplorare un contesto totalmente nuovo, con cambiamenti significativi sia per l’equipaggio che per la Terra.

2. Isolamento

Eli non riesce a riparare la capsula, ma sopravvive usando lo shuttle della Destiny come rifugio isolato. Devia tutta l’energia della nave per mantenere attivo il supporto vitale all’interno dello shuttle e immagazzina abbastanza cibo per sopravvivere tre anni. Questo scenario avrebbe mostrato un Eli solo e isolato, lottando per la sopravvivenza in condizioni estreme.

3. Coscienza digitale

In questa versione, Eli carica la sua mente nel computer della nave, come già accaduto ad altri personaggi della serie (Ginn e Amanda Perry). Questo gli avrebbe permesso di mantenere il controllo della nave e garantire la sopravvivenza dell’equipaggio, ma al prezzo di perdere per sempre la sua forma fisica. Gli sceneggiatori avevano considerato di riservare questa trama per un eventuale film.

4. Salvataggio dalla Terra

In questo scenario, la Terra riesce a trovare un modo per contattare e salvare la Destiny durante il salto intergalattico. Scienziati come Samantha Carter e Rodney McKay avrebbero collaborato per aprire il portale con l’indirizzo a nove chevron. La missione di salvataggio avrebbe potuto includere il Colonnello Telford e forse persino personaggi delle precedenti serie come Jonas Quinn.

5. Salvataggio da Novus

Un’altra idea prevedeva che gli abitanti di Novus, discendenti di una versione alternativa dell’equipaggio della Destiny, trovassero la nave e salvassero l’equipaggio. Tuttavia, questi nuovi salvatori avrebbero avuto intenzioni ostili, cercando di prendere il controllo della nave per i propri scopi. Questa trama avrebbe introdotto quel popolo come nuovi antagonisti nella terza stagione e sarebbe stato lo scenario preferito da Mallozzi.

6. Intervento alieno

Un’altra opzione prevedeva che una specie aliena salvasse Eli. Potevano essere gli alieni blu, già comparsi nella serie, o una nuova razza basata su una qualche forma di energia, al loro incontro con la Destiny durante una sua sosta per il rifornimento presso una stella. Inizialmente, Eli avrebbe pensato di avere delle allucinazioni, ma gli alieni energetici avrebbero fornito la spinta necessaria per aiutare la nave a completare il salto.

Gli sceneggiatori avevano anche pensato a un salto temporale più prolungato, ad esempio di dieci anni, per scuotere ulteriormente la trama, con l’equipaggio che al risveglio avrebbe trovato una Terra completamente cambiata e dove i loro cari potevano essere non più vivi o nel frattempo aver proseguito con le proprie vite. Questo avrebbe aggiunto ulteriore dramma, poiché i membri dell’equipaggio avrebbero dovuto riadattarsi a un mondo in cui erano passati decenni dalla loro partenza.

Un altro spunto interessante riguardava la possibilità di una guerra tra la Terra e l’Alleanza Lucian, mentre l’idea per un’altra sottotrama avrebbe riguardato la malattia degenerativa di T.J., affetta da SLA, e la ricerca di una cura. Mallozzi ha spiegato che la storia avrebbe esplorato il suo percorso con la malattia per almeno una stagione, prima di trovare una soluzione. Anche personaggi come Ginn e Amanda Perry, le cui coscienze erano rimaste intrappolate nel computer della nave, sarebbero tornati, con possibilità di intrecci sorprendenti, come la fusione delle menti di Ginn e Chloe per salvare quest’ultima.

La scelta di terminare con l’equipaggio in stasi ha permesso agli autori di mantenere intatte le possibilità per un futuro revival, indipendentemente dal tempo trascorso. Mallozzi ha sottolineato che, da un punto di vista creativo, riprendere la storia non sarebbe difficile. Anche se la serie non ha avuto una conclusione definitiva, i fan continuano a considerare SGU una pietra miliare della fantascienza, sperando che, un giorno, la storia della Destiny possa ripartire.

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